venerdì 14 ottobre 2016

Ricetta Pasta e Cavoli con soffritto di cipolla, guanciale e peperoncino

Ciao a tutti,
come è facile vedere dall'ultimo mio post, erano ormai diversi mesi che non scrivevo e stasera ho preso spunto dalla serata in corso. Parentesi: mentre scrivo sto anche guardando il film "I Pirati dei Caraibi", per cui chiedo scusa in anticipo per errori di battitura che potreste trovare in questo articolo.

Dicevo... sono solo a casa, e per cena ho deciso di cucinare pasta e cavoli. Beh, a parer mio (ma anche a detta di molti) ai fornelli me la cavo, per cui ho anche deciso (come qualche volta ho fatto in passato) di documentare alcune fasi della preparazione di questo piatto.

Prima di tutto ho sciacquato per bene i cavoli e li ho tagliati in tanti pezzettini piccoli, più o meno grandi quanto una noce. Poi ho riempito la pentola d'acqua per poter cucinare la pasta e anche i cavoli allo stesso tempo.

Riempita la pentola, l'ho messa sul fuoco e ho buttato subito i cavoli dentro. Allo stesso tempo ho messo un pugno di sale grosso per dare poi sapore alla pasta, e ai cavoli.

Cavoli nell'acqua ancora fredda
Nell'attesa della bollitura dell'acqua, ho preparato gli altri ingredienti per il soffritto: ho tagliato la cipolla a pezzettini e anche il guanciale (trancio acquistato al banco salumeria e non un prodotto "indistriale"). Inoltre ho anche tagliato un pezzettino di peperoncino piccante, proveniente direttamente dal Messico.

Cipolla tagliata a pezzettini e messa a soffriggere
Pezzettini di guanciale da far soffriggere insieme alla cipolla
Pezzettini di peperoncino proveniente dal Messico

Quando l'acqua ha iniziato a bollire, ho aspettato altri 5 minuti e ho buttato la pasta: io ho scelto penne lisce, ma ovviamente voi siete liberi di scegliere la pasta che preferite. Io suggerirei non pasta lunga e neanche cortissima, quindi indirizzatevi verso penne, rigatoni, trofie, strozzapreti, fusilli, ecc.

Dopo i 9 minuti di cottura previsti per la pasta, ho assaggiato una penna ed era al dente al punto giusto: ho scolato la pasta e l'ho versata nella padella dove avevo preparato il soffritto con cipolla, guanciale e peperoncino. Ho girato per qualche altro minuto a fiamma alta e poi ho messo il formaggio sopra: noi in casa mettiamo il pecorino romano.

Pasta con i cavoli saltata in padella
Di seguito le foto finali di questa ricetta semplicissima e veloce: si prepara il tutto in circa 30 minuti con tutta la calma del caso. Stasera il piatto era saporitissimo e piccante al punto giusto, grazie al piccolo pezzo di peperoncino messicano messo nel soffritto (vedere ultima foto).

Pasta e cavoli impiattata in una coppa di porcellana
Dettaglio della pasta con il peperoncino e cavoli

sabato 30 aprile 2016

Come accendere una lampadina?

Come accendere una lampadina? Quanti modi ci sono per accendere una lampadina? La prima risposta che verrà sicuramente in mente è trovare un interruttore e premerlo. 

Ma cosa si nasconde dietro un gesto così semplice? C'avete mai pensato? Infatti se ci pensate bene, come se aveste una lente di ingrandimento e con una vista agli infrarossi, la prima cosa che fate è cercare un interruttore: lo fate al buio, dentro o fuori la stanza che volete accendere (che in italiano potrebbe voler dire tutt'altro!!!)? Una volta capito dove si trova l'interruttore, usando il senso del tatto, vi siete mai accorti che al 99% sapete già se dovete premerlo verso il basso o verso l'alto? (Parlo dei classici interruttori a "bilancere" e non a pulsante ovviamente). Ma lo sapete veramente? Oppure quando lo premete dalla parte sbagliata, il cervello umano elebora così velocemente l'informazione che ci sembra come se sapessimo sempre dove premerlo? Vi siete mai posti tutte queste domande?

Bene, ora vi sorprenderò dandovi un'alternativa alla risposta alla domanda "come accendere una lampadina?": avvicinandovi ad una fotocellula, ovviamente se presente, altrimenti vi consiglio di camminare piano al buio e di reggervi ai passamano se state salendo o scendendo le scale.