Spesso le ricette si descrivono per quello che dovrebbe essere il procedimento, questa volta invece vi descrivo 2 ricette per come sono state eseguite visto che ho combinato 4 ricette con il cinghiale diverse e quindi ho improvvisato "strada facendo". Considerando che sono pugliese e che il cinghiale non fa parte della tradizione pugliese (come può esserlo per la Sardegna o per la Toscana) ho deciso di chiamare queste ricette "cinghiale alla pugliese".
Poi in realtà, ho avuto il supporto della mia ragazza calabrese e quindi ho optato alla fine per "cinghiale appulo-calabrese". Le 4 ricette che ho combinato e che si trovano facilmente in rete (seppur con piccole differenze tra loro) sono: cinghiale in umido, cinghiale con le olive, arrosto di cinghiale e spezzatino di cinghiale.
Poi in realtà, ho avuto il supporto della mia ragazza calabrese e quindi ho optato alla fine per "cinghiale appulo-calabrese". Le 4 ricette che ho combinato e che si trovano facilmente in rete (seppur con piccole differenze tra loro) sono: cinghiale in umido, cinghiale con le olive, arrosto di cinghiale e spezzatino di cinghiale.
Entrambe le ricette hanno previsto una marinatura per circa 12 ore in aceto di vino, cipolla, sedano, peperoncino e rosmarino. Il cinghiale a straccetti o pezzo intero (costatine) durante la marinatura devono essere girate o bagnate con lo stesso aceto (pescato dal fondo del recipiente con un cucchiaio) per consentire una marinatura piuttosto uniforme. Il cinghiale durante questa fase prenderà un colore grigiastro.
Ora se desiderate cucinare un bel sugo per pappardelle seguite la ricetta 1, altrimenti per un bel arrosto di cinghiale seguite la ricetta 2.
ricetta 1 ► cinghiale al sugo alla appulo-calabrese
ricetta 2 ► cinghiale arrosto alla appulo-calabrese
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